Giro d’Italia 2018, Dumoulin: “Non sarà facile attaccare la Mitchelton-Scott”

Vincitore della cronometro iniziale, Tom Dumoulin non è stato brillante in salita come nella scorsa edizione del Giro d’Italia. Il campione in carica ha corso all’inseguimento sia sull’Etna sia sul Gran Sasso, venendo scavalcato in classifica generale dal duo Mitchelton-Scott composto da Simon Yates ed Esteban Chaves. L’olandese in ogni caso non si dà per vinto, con ancora due settimane da correre e una cronometro individuale a sua disposizione. Alla partenza della decima tappa, giro di boa della Corsa Rosa, il campione uscente traccia un bilancio di quanto fatto sinora e di quello che verrà.

Tom, come giudichi i tuoi risultati in questa lunga prima settimana del Giro?
Finora molto bene. Sono lì con i migliori, ma non i favoriti alla partenza. Questo riassume i primi nove giorni.

Nella conferenza stampa sei sembrato un po’ pessimista quando hai detto che non c’è una cronometro per recuperare il tempo. Cosa ne pensi?
Non sono pessimista, affatto. So che sarà una vera sfida vincere il Giro, di sicuro. Al momento se la differenza in salita rimarrà questa, continuerò a perdere ogni giorno un pochino, sarà molto difficile vincere il Giro, ma non sai mai come andrà a finire. Ma non sono pessimista, per niente.

Parlando di cosa succederà, corridori come Froome e Aru hanno già un ritardo di più di due minuti in classifica generale e dovranno attaccare da lontano. È ciò che ti aspetti ed è una situazione da cui puoi trarre vantaggio?
Probabilmente lo faranno, ma sarà davvero difficile riuscirci con una Mitchelton-Scott così forte dietro. Non hanno solo Yates e Chaves, ma anche Nieve e Haig che possono andare molto forte in salita. È una mossa molto rischiosa per loro muoversi presto, e lo sarebbe anche per me se lo facessi. Ma se ho le gambe e mi sento bene, perché no?

Non vedi alcun punto debole nella Mitchelton-Scott al momento?
Al momento no. Nei primi nove giorni sono stati uno spot del modo di correre perfetto e sono in una posizione perfetta. Semplicemente aspetto e vedo come si evolverà nelle prossime due settimane”.

Per queste due settimane, qual è la tappa decisiva secondo te?
Lo Zoncolan, di sicuro. Il giorno dopo è a sua volta molto duro, quindi non avremmo certamente tempo di riposarci, ma penso che lo Zoncolan sarà davvero molto difficile”.

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